A Tolfa sta per scattare il 34° Torneo dei Butteri fase Rionale
Storia del Tornei dei Butteri di Tolfa
Il Torneo dei Butteri nasce nell’anno 1968, più di cinquant’anni fa.
Negli anni ottanta si tracciarono a Tolfa i confini dei Rioni che a quel tempo erano otto: ed erano caratterizzati dai diversi valori culturali, storici, naturali e morfologici: Bassano (oggi non più funzionante), Battaglione (Santa Severa Nord), Cappuccini, Casalaccio, Lizzera, Poggiarello, Rocca, Sughera.
Pur tra mille difficoltà i rioni si sono rimessi in gioco dopo la stasi dovuta al Covid e dall’anno passato danno un aiuto alla Proloco per la organizzazione e realizzazione del Torneo dei Butteri.
Tolfa è conosciuta in tutta Italia per dare il nome ad una razza di cavalli denominata il Cavallo Tolfetano ed è ufficialmente riconosciuta come Città del Cavallo in quanto è capace di tenere in vita allevamenti di cavalli autoctoni e i settori artigianali del paese con la produzione della sella maremmana in puro cuoio, dei finimenti e dell’abbigliamento oltre che della famosissima borsa Catana conosciuta come “la Tolfetana”.
In attesa dell’appuntamento del 27 e 28 luglio che vedrà l’attesissima competizione Sportiva del 34° Torneo dei Butteri Rionale con la discesa in campo dei rioni tolfetani organizzato dalla Proloco di Tolfa e patrocinato dalla Regione Lazio, dal Comune di Tolfa, dalla Università Agraria di Tolfa.
Alla scoperta dei rioni partecipanti
RIONE SUGHERA
Colori giallo e rosso; prende il nome dal santuario della Madonna della Sughera dove secondo la leggenda fu ritrovato nel 1501 un quadro della Madonna su una quercia da sughero. Si è sviluppato sulla via provinciale per Civitavecchia (Viale d’Italia) nel secondo dopoguerra trasformando le preesistenti villette in grossi palazzi condominiali e diventando così il rione più popoloso. Si estende dalla Piazza Nuova (P.za V. Veneto) lungo Viale d’Italia fino alla chiesa di S. Maria della Sughera.
Presidente: Vannicola Alessio, aiuto Marcelli Stefania
Butteri: Papa Pierluigi, Papa Alessandro, Testa Alessio (riserva Papa Carlo)
RIONE CAPPUCCINI
Colori bianco e celeste; prende il nome dal Convento sito sulla sua sommità dove fino a non molto tempo addietro risiedevano i frati cappuccini; è compreso nella zona tra la Piazza Vecchia (Piazza G. Matteotti), Via Annibalcaro, Piazza del Prato e comprende anche il Borghetto, la via del Fico e il Poggio della Piana. La sua origine risale al periodo rinascimentale con la scoperta dell’allume, l’espansione di Tolfa al di fuori delle mura medievali e la costruzione dei palazzi gentilizi e continua alla fine del settecento con l’immigrazione dei contadini o marri dalle Marche, dall’Umbria ed Emilia Romagna.
Presidente: Mauro Maranini, vicepresidente Fiorucci Stefania;
Butteri: Onori Giulio, Dini Aleandro, Pierluigi Befani
RIONE CAPPUCCINI
RIONE POGGIARELLO
Colori giallo e verde; la zona fino alla 2^ guerra mondiale spopolata per via delle numerose stalle presenti e delle poche case, oggi costituisce una zona di espansione del paese sia per la realizzazione di abitazioni che in parte hanno sostituito le stalle e sia per i nuovi edifici costruiti su via della Concia e su via del Mattatoio. Attraversata sia dalla vecchia che dalla attuale Strada Romana, è rimasta la allo stato originario, con poche modifiche, la via di San Sebastiano, dove si ergeva nella parte iniziale l’omonima Chiesa di San Sebastiano, oggi trasformata in abitazioni. Deve la sua denominazione ad un piccolo poggio che la sovrasta.
Presidente: Franco Smacchia; aiuti Annalisa Gabrielli e Veronica Smacchia
Butteri: Olivetti Stefano, Corrado Luca, Santacroce Marco, Caparbi Giulia
RIONE ROCCA
colori bianco e rosso; il suo nome deriva dalla Rocca che costituiva l’antico borgo medievale, il nucleo storico del paese. Insieme alla Chiesa della Madonna della Rocca ed il collegato Romitorio, La Collegiata di Sant’Egidio, la Chiesa del Crocefisso, l’Antico Palazzo Comunale (volgarmente chiamato Palazzaccio), la Torre dell’Orologio, le mura castellane, il Palazzo della Ragione, il Monte Frumentario costituiscono l’orgoglio e l’immagine del Comune di Tolfa. Fino al 1460 racchiuso dentro le mura del Castello, in seguito alla scoperta dell’allume il paese di Tolfa ebbe uno sviluppo urbanistico con l’espansione lungo prima sulle direzioni naturali del terreno verso Costa Alta e la Ripa e poi dopo il 1500 verso Via Annibalcaro dove furono costruiti magnifici Palazzi Signorili.
Presidente: Veronica Vannicola;
Butteri: Riccardo Fracassa, Andrea Fracassa, Luca Verbo, Cimaroli Ivano
RIONE LA LIZZERA
colori bianco e verde; deriva il suo nome dalla Fontana omonima, della cui acqua veniva regolamentato l’uso per mantenerla potabile; lungo la strada che la congiungeva a Tolfa si è sviluppato il paese dai primi del 1700. La parte più antica fu bruciata dai francesi durante l’assalto del 1799. Negli ultimi due secoli il paese si è sviluppato lungo la strada che parte dalla Piazza Vecchia (oggi Piazza G. Matteotti) e che inizialmente si chiamava appunto Via Lizzera e per un certo periodo Via D. Alighieri e oggi Via Roma. Il Rione si spinge fino all’ingresso a Tolfa della Strada S. Severa –Tolfa. Densa una volta di negozi oggi va perdendo sempre di più questa sua caratteristica, rimanendo però la parte tradizionale del paese. Presidente: Stefano Della Corte aiutato da Lucia Tagliani e da Livio Santoni
Butteri: Della Corte Stefano, Santoni Livio, Agostini Guido, Corrado Sara
RIONE CASALACCIO
colori verde e rosso; prende il nome da una zona di espansione di Tolfa in cui era situato un casale in non buone condizioni (Casalaccio). La lottizzazione realizzata sul finire del secolo passato è costituita da più di 200 abitazioni realizzate parte in ville e parte in villette a schiera distante dal centro del paese circa un paio di chilometri. Buona parte dei tolfetani si è trasferita al Casalaccio svuotando così il centro storico di abitanti. Presidente Dario Cascianelli;
Butteri: Marta Papa, Piermarini Daniele, Luca Buzzi, Alfredo Stampigioni
RIONE BATTAGLIONE
colori giallo e azzurro; Santa Severa Nord, conosciuta come “Secondo Battaglione”, è una frazione di Tolfa, legata nel nome e nella storia a Santa Severa (l’antica Pyrgi), frazione di Santa Marinella. Deve il suo nome al fatto che durante la Seconda Guerra Mondiale a Santa Severa Nord s’insediò il corpo d’élite delle forze armate italiane, il II Battaglione del 10º Reggimento arditi dell’Esercito Italiano. Nell’area insistono diverse cave minerarie, tra cui una di caolino. Il territorio della frazione è caratterizzato dalla più alta concentrazione di caolino dell’intera penisola, particolarmente idoneo allo sfruttamento industriale. E’ presente infatti una fabbrica per la produzione di ceramiche.
Referente Francesco Fiorucci
Butteri: Fiorucci Francesco, Bellocco Vincenzo, Mellini Remo, Cammilletti Giada