In un delizioso borgo dell’alto Lazio, più precisamente a Tolfa, situato nella parte più settentrionale della città metropolitana di Roma Capitale. Storicamente nota per le sue preziose cave di Alunite, fondamentale per la produzione del tessile, racchiude all’interno del suo territorio una vasta biodiversità, oltre che una interessante presenza storica, a partire dal periodo preistorico, per attraversare l’Etrusco ed il Romano, fino al Medievo, continuando in età moderna con le nobili famiglie Capocci, Frangipane, Di Castro e Chigi.
Edificato nel XVII Secolo, precisamente nel 1621, il Convento dei Frati Cappuccini di Tolfa si erge a dominante posizione sopra il pittoresco villaggio di Tolfa. Venne progettato su disegno dell’architetto papale Fra Michele da Bergamo e costruito grazie al supporto economico derivante dai ricavi delle fiorenti miniere di Alunite, all’epoca proprietà dalla Reverenda Camera Apostolica.
Il Convento si sviluppa attorno ad un Chiostro rettangolare ad arcate a tutto sesto, ornato al centro dal pozzo quadrato e tutto realizzato in pietra di trachite locale e peperino della provincia di Viterbo.
Dal 1694 al 1696 visse nel Convento il Beato Crispino da Viterbo, la cui cella è tutt’oggi preservata e destinata a Cappella votiva.
Dopo l’abbandono della struttura da parte dei frati cappuccini, il convento fu oggetto di un primo restauro da parte del Gruppo Archeologico Romano, che per oltre 20 anni lo utilizzo come campo scuola di archeologia e ostello.
La ristrutturazione appena terminata ne ha conservato l’identità originaria, per farvi immergere in un ambiente unico e suggestivo, lontano dalla frenesia moderna”