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- SANTA MARIA DELLA SUGHERA: Una storia di rigenerazione come il sughero
I primi lavori della chiesa risalgono agli inizi del XVI secolo quando, Agostino Chigi, al tempo appaltatore delle miniere di allume, decise di far edificare una chiesa in onore della Beata Vergine Maria.
La chiesa prende il suo nome da un episodio avvenuto a Tolfa, durante la festa d’Ognissanti del 1501 quando dei cacciatori trovarono l’immagine votiva della Vergine Maria con affianco Suo Figlio su di un albero di sughero.
L’immagine avrebbe dovuto essere portata in processione il giorno seguente dal luogo del ritrovamento fino alla Chiesa della Misericordia, ma la stessa scomparve e venne ritrovata l’indomani nel suo logo originario.
Questo episodio fu interpretato come un segno divino, la chiara volontà della Madonna di veder edificata una chiesa in suo nome.
Secondo alcune fonti la chiesa sarebbe stata realizzata dagli architetti Sebastiano Serlio e Baldassare Peruzzi.
I lavori furono ultimati nel 1524.
La sua gestione con annesso convento fu affidata ai Padri Agostiniani del vicino eremo della Santissima Trinità.
Nel 1552 la chiesa fu teatro di un fatto di sangue, a seguito del quale la chiesa fu chiusa per qualche anno.
Solo nel 1560 con la sua riapertura, si decise di ristrutturarla ampliandola, secondo l’assetto che vediamo noi oggi. Furono realizzati dieci altari, quattro per ogni lato e due di prospetto all’ingresso.
A questa chiesa si lega un altro tragico episodio per la città di Tolfa come ben ci ricorda una lapide murata sul fianco del chiesa. Il 15 marzo del 1799, al termine del feroce e lungo assedio a cui fu sottoposta la città da parte dell’esercito repubblicano francese, 3 sacerdoti e 100 tolfetani furono barbaramente fucilati dalle truppe francesi.
La chiesa e il convento avendo riportato ingenti danni durante l’assedio, furono restaurati tra il 1801 e 1825, secondo lo stile neoclassico del tempo.
- CONVENTO
Il convento venne inaugurato verso la fine del 1521, realizzato seguendo la tradizionale disposizione degli spazi con al centro un chiostro e un pozzo. Era organizzato su due piani, il piano inferiore era composto da una cucina, un refettorio, una legnaia e una stalla. Al piano superiore vi erano collocate le cellette dei frati.
Tra il 1801 e 1825 l’intera struttura compresa la chiesa fu restaurata, ma il convento fu ben presto abbandonato. Dopo essere stato adibito a vari usi, nel 1997 sono stati avviati i lavori di restauro. Oggi la struttura è sede del Polo Culturale di Tolfa, che ospita il Museo Civico, la Biblioteca Comunale, il Laboratorio del Restauro e l’Archivio Storico Comunale “Giuseppe Cola”.
- MUSEO CIVICO
Ospitato nella cinquecentesca cornice dell’ex Convento dei Padri Agostiniani, il Museo Civico di Tolfa offre gli strumenti per capire l’identità locale attraverso la conoscenza degli antichi abitanti del territorio attraverso le tre sezioni: Etrusca, Romana, Medievale e moderna.
Il museo organizza visite guidate che consentono al visitatore di immergersi nella storia del Complesso architettonico dei Padri Agostiniani e di scoprire la prestigiosa raccolta di opere che vanno dal periodo etrusco fino all’età moderna. Per i piccoli visitatori il museo organizza laboratori didattici di Archeologia, storia, natura e linguaggi dell’arte.
Polo Culturale di Tolfa
Largo XV Marzo 1799
Tolfa (RM)
Per prenotazioni e informazioni
chiamare 0766 92 127
Lunedì: Chiuso
Martedì: 15:00 – 18:00
Mercoledì: 10:00 – 13:00
Giovedì: 15:00 – 18:00
Venerdì: 10:00 – 13:00 | 15:00 – 18:00
Sabato: 10:00 – 13:00 | 15:00 – 18:00
Domenica: 10:00 – 13:00
SANTA MARIA DELLA SUGHERA: a history of regeneration, like cork
The first works date back to the early 16th century, when Agostino Chigi, the contractor of the alum mines, decided to build a church in honour of the Blessed Virgin Mary.
This church is named after an event that took place in Tolfa during the feast of All Saints in 1501. A votive image depicting the Virgin Mary standing beside her Son on a cork tree was found. The following day it was decided to bring in procession this image from the forest – where it had been found – to Chiesa della Misericordia (Church of Mercy).
That night, however, the image disappeared. Then, it was found again the next morning in the place where it had been placed. This episode was interpreted as a divine sign, that is, the clear will of Our Lady to see a church built in her name.
According to some sources, the church was built by architects Sebastiano Serlio and Baldassare Peruzzi.
The works were completed in 1524.
This church and its adjoining convent were once run by the Augustinian Fathers of the nearby hermitage of the Holy Trinity.
In 1552, following a bloody event inside the church, it remained closed for a few years.
It was reopened only in 1560, and then renovated and expanded, as it is today. Ten altars were made: four on each side, and two facing the entrance.
As a plaque on the side of the church tells us, another tragic event for the city of Tolfa took place here. On 15 March 1799, at the end of the long siege by the French Republican Army, 3 priests and 100 Tolfetans were brutally shot by the French troops.
Heavily damaged during the siege, the church and the convent were restored in the neoclassical style of the time between 1801 and 1825.
CONVENT
The convent was inaugurated towards the end of 1521. It was built following the traditional layout: a cloister and a well in the centre. It was organized on two floors. On the lower floor were a kitchen, a refectory, a woodshed and a stable. On the upper floor were the friars’cells.
Between 1801 and 1825 the whole structure, including the church, was restored, but the convent was soon abandoned. After being used for several purposes, restoration work started in 1997. Today, the convent is home to the Tolfa Cultural Centre/Pole, and houses the Civic Museum, the Municipal Library, the Restoration Lab, and the Municipal Historical Archive Giuseppe Cola.
CIVIC MUSEUM
Housed in the 16th-century frame of the former Convent of the Augustinian Fathers, the Civic Museum of Tolfa provides you with the tools you need to understand the local identity, through the knowledge of the former inhabitants of this territory across its sections: Etruscan, Roman, Medieval and Modern.
The museum organizes guided tours that allow visitors to dive into the history of the architectural complex of the Augustinian Fathers, and discover the prestigious collection of works ranging from the Etruscan to the modern age. With the help of the cultural association CHIRONE, the museum organizes educational workshops on archeology, history, nature, and art for young visitors. The Museum Pole is open every day, hours vary according to the time of year.